Elevare a potenza un numero significa moltiplicarlo per sé stesso tante volte quante sono quelle indicate dall’esponente della potenza stessa. La stessa cosa vale anche per i numeri relativi, con particolari applicazioni dovute alla presenza dei segni positivo e negativo. Vediamo come procedere all’interno della presente guida.
Se per risolvere la potenza di un qualsiasi numero ti basta moltiplicarlo per sé stesso il numero di volte indicato dall’esponente, nel caso dei numeri relativi dovrai fare moltissima attenzione al segno che precede la base della potenza. Innanzitutto, impara a scrivere correttamente la potenza. Bisogna scrivere, ad esempio, “5^2” e leggere “5 alla seconda”. Il risultato lo otterrai moltiplicando il 5 per sé stesso per 2 volte, e quindi “5 moltiplicato per 5”.
Il risultato, sarà, quindi “25”. Se, però, ti trovi difronte a un numero relativo, dovrai porre il segno davanti alla potenza, sia che si tratti di un numero positivo che di uno negativo. Ad esempio, avrai “-5^2”. In questo caso il risultato sarà sempre pari a “25”. Infatti, il risultato della potenza di un numero relativo è sempre positivo, tranne che in un’unica occasione.
Infatti, se ti trovi dinnanzi ad una potenza con la base negativa e l’esponente dispari, il suo risultato sarà sempre caratterizzato dall’essere negativo. Questo significa che, se “-5^2” ha come risultato “25” perché l’esponente è pari benché la base sia negativa, nel caso di “-5^3” il risultato sarà “-25” proprio per quel che è stato affermato poc’anzi. Memorizzata tale regola, sarai in grado di risolvere le potenze di numeri relativi in modo davvero molto semplice.