Le mura che compongono un’abitazione o uno stabile rappresentano l’indicatore perfetto dello stato di salute degli stessi e della qualità dell’aria che vi si respira al suo interno. Se le mura sono asciutte e pulite allora l’umidità presente in quell’ambiente/stanza è ad un livello tollerabile o basso. In caso contrario, se vi è presenza di acqua, sotto forma di infiltrazioni, oppure di muffa allora l’umidità dovrebbe essere tenuta sotto controllo.
La muffa è un fungo pluricellulare che ricopre, solitamente, le parti più umide ed isolate di un muro. Essa si può facilmente reperire in zone poco illuminate, arieggiate oppure interrate. Gli angoli posti a Nord di un’abitazione, ad esempio, se non ben coibentati potrebbero essere il luogo ideale dove le muffe possano proliferare. Soprattutto se questi angoli sono coperti da mobili come armadi pesanti o scrivanie che non vengono spostati di frequente. La muffa può comparire anche in abitazioni di recente costruzione perché dipende dalle pareti non adeguatamente isolate oppure da un’alta percentuale di umidità nella zona di costruzione. In alcuni casi può quindi bastare un deumidificatore, relativamente a cui è possibile vedere questa guida su Deumidificatoreok.com, per controllare i livelli di umidità. In altri casi, in presenza di umidità di risalita, saranno necessari invece interventi strutturali.
Per aggirare il problema, temporaneamente, si può carteggiare il muro e ritinteggiarlo, magari servendosi di una vernice anti-muffa. Il problema, però, dopo qualche tempo potrebbe ripresentarsi. Visivamente la muffa si presenta sulle pareti sotto forma di macchie giallastre, verdastre o grigiastre. Con il passare del tempo la muffa si annida nelle mura facendo cadere, nel peggiore dei casi, l’intonaco. Non appena compare anche soltanto una macchiolina, dunque, sarebbe necessario trovare qualche rimedio.
Benché un’eccessiva umidità sia nociva non solo per le pareti ma anche per l’individuo, essa nella giusta quantità è essenziale alla nostra vita. All’interno di un’abitazione è stato stimato che l’umidità non deve superare il 50% circa per far sì che l’ambiente sia confortevole per chi lo abita. La muffa non è soltanto brutta esteticamente e nociva per l’intonaco ma anche per le persone.
Combattere la muffa rimuovendola è soltanto il primo step da mettere in atto. Infatti, sarebbe consigliabile sconfiggere il problema alla base. Prima di ritinteggiare, infatti, potrebbe essere utile spruzzare la parte dove è comparsa la muffa con della candeggina. Nel condurre questa operazione devi stare particolarmente attento che la candeggina non entri in contatto con la tua pelle e con gli occhi. Munisciti, perciò, di occhialini e guanti. Inoltre, proteggi le altre parti del muro e le zone, ad esempio, smaltate, verniciate o in legno che potrebbero uscirne fortemente danneggiate. Dopodicché, devi lasciare arieggiare l’ambiente per qualche ora. Dopo questo periodo di tempo, l’odore di candeggina non sparirà del tutto e potrebbe essere piuttosto sgradevole soprattutto se l’operazione viene compiuta in stanze da letto o cucine. Perciò, la candeggina potrebbe essere la soluzione migliore per cantine o soffitte e stanze poco frequentate.
Oltre a questo valido suggerimento puoi servirti di un altro consiglio. Pulisci via la muffa con una spugna imbevuta in acqua calda. Dopodiché, asciuga la parete con un po’ di carta assorbente. Poi acquista uno spruzzo specifico contro la muffa. Una volta eliminata visivamente la muffa non significa che il problema sia stato sconfitto. Chiama un esperto e valuta la situazione.