In questa guida spieghiamo come si coltiva l’agrifoglio.
Arbusto sempreverde a crescita lenta, resistente e poco esigente, che tende ad assumere un portamento arboreo conico; ha fogliame fitto, scuro, lucido, coriaceo, spinoso, screziato di bianco o giallo in alcune varietà. Le bacche rosse, gialle o nere maturano a fine autunno e persistono a lungo sulla pianta.
Dopo i primi anni di sviluppo, senza richiedere alcuna potatura, si può intervenire per riordinare la chioma con una cimatura primaverile dei rami che escono dalla “sagoma”, eventualmente ripetendo l’operazione in luglio-agosto.
Se viene usato per creare siepi geometriche o forme sagomate, l’agrifoglio va potato due volte, una in primavera e una a inizio autunno.
Le varietà variegate possono emettere dal portainnesto vigorosi rami con foglie verdi, che vanno eliminati non appena compaiono.