Per ottenere il massimo rendimento dal vostro orto è fondamentale la concimazione che consente di aumentare la fertilità del terreno; inserendo vicino a casa una compostiera avrete a disposizione il concime organico necessario per il vostro orto/frutteto.
Per fare il compost occorre avere una compostiera cioè un capiente contenitore in plastica resistente dotato di un coperchio per inserire gli scarti organici e di fori per permettere la circolazione interna di aria; la base può essere assente o costituita da una griglia che consente il contatto con il terreno in modo da permettere l’ingresso di lombrichi e di insetti dal suolo. Potete richiedere la compostiera presso le aziende municipalizzate o acquistarla nei negozi del fai da te. La forma è solitamente a campana o cilindrica e il volume contenuto di 1.000 litri.
Una volta reperita la compostiera dovete trovare il luogo più adatto in cui posizionarla, scegliete un luogo facilmente accessibile ma nascosto e non troppo vicino a casa in quanto la compostiera può emanare odori poco gradevoli e attirare mosche e altri insetti. La presenza di un albero a foglie caduche permette di ombreggiare il contenitore in estate ma consente il passaggio dei raggi solari in inverno, inoltre è fondamentale avere nelle vicinanze un rubinetto in modo da bagnare periodicamente il compost durante le calde giornate estive.
Vediamo ora cosa inserire e cosa non inserire nel compost. Perfetti gli scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci d’uovo, fiori recisi, sfalci d’erba, foglie secche, rami di legno lavorati con un biotrituratore. Attenzione alla cenere del camino che può compattare troppo la massa del compost e alle bucce degli agrumi che possono essere trattati con cere che rallentano il processo di decomposizione, le foglie delle conifere e della magnolia inoltre si decompongono molto lentamente.
Da evitare invece tutti i composti non degradabili quali plastica, cartone plastificato, lattine, vetro, batterie, oli esausti, riviste, giornali stampati, carta patinata, medicinali, fibre sintetiche, filtri di aspirapolvere. Meglio evitare anche avanzi di carne, pesce, formaggi o salumi in quanto attirano animali selvatici.
All’interno della compostiera occorre facilitare la circolazione dell’aria, per questo motivo i vari materiali vanno stratificati con cura, non riempite mai il contenitore con un solo materiale ma mescolate i vari scarti tra di loro. Inoltre è utile mettere alla base dei rametti sminuzzati per far circolare l’aria.
Oltre all’inserimento delle sostanze sopra elencate occorre alimentare il compost anche con un po’ di terra che va aggiunga in quantità non superiore al 5% del totale, la terra va sparsa umida, evitate l’argilla. Inoltre per ridurre l’acidità aggiungete anche un po’ di calce viva (non più di 4 kg per metro quadro di compost). Se il compost fosse povero di fosforo potete arricchirlo con della pollina secca (circa 6-8 kg per metro quadro).
Per poter utilizzare il proprio compost occorre aspettare almeno 9 mesi, la decomposizione delle sostanze inizia dal basso e procede verso l’alto man mano che si aggiungono materiali. Il compost maturo ha un colore nerastro, è piuttosto umido, soffice e spugnoso. Si preleva dallo sportello in fondo alla compostiera fino a quando non si intravede del materiale non ancora completamente trasformato. E’ utile una volta estratto passare il compost in un setaccio a maglie larghe per separare il compost maturo da materiali ancora da decomporre.
La trasformazione dei materiali inseriti in compost avviene per opera di microrganismi, funghi, insetti e lombrichi; all’inizio l’attività metabolica dei batteri porta ad un aumento della temperatura all’interno della compostiera, creando un ambiente ideale per lo sviluppo di funghi che crescono sulla superficie; successivamente la compostiera si popola di insetti quali millepiedi che frantumano e sminuzzano il materiale da noi inserito, per ultimi arrivano i lombrichi che terminano il processo di trasformazione del materiale inserito in humus.
Nel caso abbiate molti residui di piante e sfalci d’erba è consigliabile accatastarli in un cumulo con i lati inclinati. Riparate il cumulo con canne o paglia e man mano che il mucchio viene incrementato mescolatelo con la vanga in modo da favorire la circolazione di aria ed evitare che la massa marcisca. Per essere facilmente gestibile il cumulo non dovrebbe essere largo circa un metro e mezzo e alto non più di un metro.