Si può davvero fare esercizio con la mente? Scopriamolo insieme
Ken Way rivela i segreti per raggiungere l’apice della prestazione.
-Create una struttura definita per la vostra prova mentale. Usate più incentivi possibili, in modo da sentire ciò che volete oltre a vederlo e ascoltarlo. Perciò, se il vostro obiettivo è essere davvero in forma, prima di allenarvi, pensate a come vi sentite quando siete in forma e visualizzate mentalmente come apparirete. Cosa potreste dire di voi stesse allo specchio e cosa potrebbero dire gli altri di voi?
-Ponetevi dei traguardi appropriati. Divideteli in risultato, prestazione e processo. I risultati sono gli obiettivi finali, come correre una maratona. Le prestazioni e i processi sono gli elementi che vi porteranno a raggiungere i risultati, per esempio correre per un determinato numero di chilometri, aumentando gradualmente la distanza.
-Sviluppate un atteggiamento positivo. Se riuscite a non lamentarvi per un giorno intero, siete sulla buona strada per diventare inguaribili ottimiste.
-Imparate quale tipo di motivazione funziona meglio per voi. Ci sono quelle che funzionano per negazione, come per esempio considerare quanto potreste stare male se non vi allenaste mai, e quelle affermative, come immaginare quanto sarete toniche se vi allenerete cinque giorni a settimana.
-Senza convinzione, non si arriva da nessuna parte. Perciò quale che sia il vostro obiettivo, dovete credere di poterci arrivare.
A volte può capitare: per quanto duramente vi alleniate, nonostante proviate tanti programmi diversi e assumiate chissà quanti personal trainer, gli obiettivi prefissi restano lontani e cominciano a sembrare irraggiungibili. È un’esperienza frustrante, ma è capitata a molti, anche agli atleti professionisti, ed è qui che la psicologia sportiva vi può aiutare. Esaminando i vostri processi mentali (sia consci che inconsci), un bravo psicologo dello sport (ma anche un manuale di psicologia dello sport, se preferite) può aiutarvi a sviluppare tecniche per allenare anche la mente. Con il giusto atteggiamento e l’abilità di controllare le emozioni che interferiscono con il vostro allenamento, resterete sbalordite dei risultati!
LA MENTE CONTA
Arrivare a questo punto, però, richiede un allenamento pari a quelli necessari per aumentare la forza muscolare, perdere i chili di troppo o raggiungere livelli elevati in uno sport. Ovviamente, in questo caso, bisogna lavorare sulla mente, più che sul corpo. Il neuro-linguista e psicologo dello sport Ken Way sostiene, per esempio, che mente e corpo siano inestricabilmente collegati. “Ottenendo il meglio dalla mente e applicandolo allo sport, otterrete prestazioni migliori e costanti”, afferma. “Non bisogna essere degli atleti professionisti, per coglierne i benefici. Qualunque sia il vostro livello, potreste ottenere dei risultati migliori grazie a desiderio, motivazione, sicurezza, concentrazione o determinazione. Imparare questa tecnica farà la differenza”.
EMOZIONI IN MOVIMENTO
Sapevate che l’emozione sbagliata può impedire al vostro corpo di esercitarsi in modo
corretto? Ken usa la ricerca scientifica per dimostrare che emozioni e pensieri hanno un impatto non solo sul comportamento (livello di motivazione), ma anche sulla reale fisiologia del corpo. La buona notizia è che potete cambiare i vostri sentimenti più di quanto possiate pensare. Secondo Ken, la mente umana non distingue tra qualcosa di immaginato e qualcosa di reale. Perciò: “Se fingete di avere sicurezza nelle vostre abilità, se siete sempre entusiaste e impegnate, quella illusione produrrà le sostanze chimiche responsabili di quei sentimenti nel corpo. E la finzione si trasforma in realtà”.
TECNICHE DI ALLENAMENTO
Per ottenere il meglio dal vostro allenamento, Ken suggerisce di mantenere la critica costruttiva, ma eliminare la negatività. Per aumentare e focalizzare la motivazione, suggerisce di creare un proprio video mentale di allenamento nel quale mettere insieme quattro o cinque elementi. Ciascuno dovrebbe durare intorno ai 15 secondi e mostrarvi voi stesse motivate e piene di energia nell’atto dell’allenamento. Aggiungetevi poi quello che pensate di vedere e sentire dopo un esercizio. Un aspetto interessante di questo tipo di allenamento mentale, comunque, è che è sempre meglio visualizzarsi nell’atto di allenarsi per raggiungere un obiettivo, piuttosto che rappresentarsi mentalmente dopo il superamento dello stesso: questo perché, a detta di Ken Way, si rischierebbe altrimenti di scivolare nell’autocompiacimento, vanificando gli sforzi compiuti. Immaginatevi dunque mentre scalate la montagna, per fare un esempio, non quando siete già in vetta.